Newsletter

Tieniti aggiornato sulle nostre ultime novità!

Link

inpgi
casagit
fondo giornalisti
fieg
Garante per la protezione dei dati personali
murialdi
agcom
precariato

Frammenti di storia

05/11/2014
1763
“La Frusta Letteraria
di Aristarco Scannabue”

 Ispirandosi a “The Spectator”, il giornale inglese capostipite del giornalismo letterario europeo, Giuseppe Baretti fondò nel 1763, a Venezia, “La Frusta Letteraria di Aristarco Scannabue”, per opporsi al “flagello dei cattivi libri, che si vanno da molti anni quotidianamente stampando in tutte le parti della nostra Italia, e il malgusto di cui l’empiono, e il perfido costume che in esse propagano”. Era un giornale soprattutto di “stroncature”.
A “parlare”, in ogni pagina, era Aristarco Scannabue, un vecchio soldato con “una lunga scimitarra al collo e un gran paio di mustacchi sotto il naso”, tornato in patria con Macouf, suo schiavo turco, che massacrava libri discorrendo col curato del suo villaggio, Don Petronio Zamberlucco.
 
1914
Il “Numero”: rivista di satira
anti-austriaca e anti-tedesca

 
Nella storia della satira italiana anti-austriaca e anti-tedesca, durante la Prima guerra mondiale, si distinse la rivista “Numero”. Nacque a Torino il 4 gennaio 1914 con il compito di “martellare” gli “imperi centrali”, fingendo già esaurito un primo numero (mai stampato). Le rare raccolte, infatti, cominciano con il numero 2 (l’ultimo è datato 1922). Suoi animatori: Nino Caimi, Pitigrilli (Dino Segre) e Golia (Eugenio Colmo). Tra le firme, quelle di Bruno Angoletta, di Guido Moroni-Celsi (proveniente dal napoletano “Ma chi è?”, testata satirica, pubblicata dal 1904 al 1911) e di Sto (Sergio Tofano).
 
1918
Rino Alessi e il Tricolore
sul campanile di S. Giusto

 
A bordo del cacciatorpediniere “Audace”, Rino Alessi fu il primo giornalista a sbarcare a Trieste, il 3 novembre 1918, e ad annunciare al mondo che anche sul campanile di S. Giusto sventolava adesso il Tricolore italiano. Di lì a poco, Alessi assunse la direzione del rinato “Piccolo”.