Il Premio ricorda Giorgia Iazzetta, giornalista di Chioggia, scomparsa prematuramente il 30 novembre 2011, lasciando un vuoto incolmabile nella sua famiglia (il papà Umberto, la mamma Gabriella, il fratello Luca) ma anche tra gli amici e i suoi colleghi.
Giorgia aveva cominciato a scrivere una decina di anni prima. Aveva lavorato per il free press "La Piazza" (trasferendosi per questo anche a Bologna), per il Corriere del Veneto (di cui è stata corrispondente per Chioggia) e, negli ultimi tempi, era stata direttore del sito internet "Comunicatori pubblici" e aveva stretto importanti collaborazioni universitarie.
Per ricordare il suo lavoro e per perpetuare la sua memoria, è nato un premio di giornalismo ispirato ai valori che hanno contraddistinto il suo lavoro: la curiosità, la serietà, il coraggio e soprattutto la cura per l’umanità. Nei suoi scritti, infatti, non è mai mancato il rispetto per il prossimo e l’attenzione per le ricadute morali delle parole affidate alla stampa.