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Cinque anni in provincia e un mese di carcere per diffamazione: è questa la pesante pena inflitta a un giornalista di una radio russa di provincia, accusato di aver calunniato tre amministratori locali, imputando loro l'uccisione di un suo collega. Una condanna ''inusualmente severa'' per la Russia postsovietica, scrive il giornale “Moscow Times”. Il condannato si chiama Nikolai Goshko di Radio Vesna (Urali). Goskho era accusato di diffamazione per aver evocato sospetti sull'ex governatore regionale Aleksandr Prokhorov, il suo vice e l'ex procuratore distrettuale a proposito dell'omicidio, nel 2000, di Serghiei Novikov, allora direttore di Radio Vesna. Il sospetto non ha poi trovato conferma, malgrado gli amministratori siano stati in effetti incriminati per abusi.