Tra le numerose sollecitazioni ed esperienze che emergono dalle testimonianze dei componenti l’Osservatorio infanzia e Adolescenza presso il Ministero delle Politiche Sociali al quale anche l’Ordine dei Giornalisti è presente con una propria rappresentanza, particolarmente significativo appare il “Manifesto delle Seconde Generazioni”. Si tratta di una serie di proposte e soluzioni concrete per l’integrazione redatte da 32 associazioni di giovani di seconda generazione presenti su tutto il territorio nazionale. Il loro lavoro è stato coordinato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che, attraverso l’iniziativa 'Filo diretto con le seconde generazioni' ne ha permesso la messa in rete di esperienze e necessità.
Nei suoi dieci i punti il Manifesto affronta i temi del lavoro, della scuola, della cultura e dello sport, della partecipazione e della cittadinanza attiva. E’ tradotto in dieci lingue. "Ho apprezzato profondamente il Manifesto redatto dalle Associazioni della rete 'Filo diretto con le seconde generazioni' coordinate dal Ministero del Lavoro. E' pieno di idee e buone pratiche utili non solo per la loro integrazione ma per tutta la società italiana” : questo il positivo commento del presidente del Senato Grasso cui è stato recentemente presentato. Della delegazione faceva parte anche Chen (di cognome) Ming (di nome), tra i motori propulsori del progetto e presidente dell’Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese , che promuove l’amicizia italo-cinese.
Vivo a Torino da 24 anni e la mia esperienza insegna che solo la reciproca conoscenza permette una pacifica convivenza. Nel 2007 a Torino c’erano molte tensioni tra la comunità cinese e gli Enti e le Istituzioni italiane, spesso causate da incomprensioni linguistiche. Con altri amici cinesi bilingue realizzammo una sorta di questionario chiedendo agli Enti quali informazioni chiedessero ai cinesi o volessero fossero da loro conosciute, (adempimenti burocratici, tributari, fiscali, comportamenti, ecc) Traducemmo tutto e realizzammo un opuscolo bilingue che distribuimmo a connazionali, Polizia Municipale, Questura, Provincia, Assessorati, Camera di Commercio, contribuendo a smorzare le tensioni. Oggi l’Associazione che presiedo è un punto di riferimento per la città”.