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13/04/2015

I giornalisti eroi della prima guerra mondiale e la storia della lapide che li ricorda (3ª parte)

Scorrendo la lista dei giornalisti caduti al fronte ci si può rendere conto della varietà e qualità dei profili biografici, che consentono uno sguardo profondo sul clima generazionale di rinnovamento e sulla trasformazione stessa del giornalismo italiano. Solo per fare alcuni nomi, tra i più noti e influenti: Cesare Battisti, Luigi Berta, Giuliano Bonacci, Gaspare Bianconi, Giosuè Borsi, Alberto Caroncini, Gualtiero Castellini, Annunzio Cervi, Gianni Cipolla, Attilio Deffenu, Luigi De Prosperi, Felice Figliolia, Mario Fiorini, Federico Grifeo di Partanna, Nino Oxilia, Enzo Petraccone, Vincenzo Picardi, Carlo Ridella, Franco Scarioni, Renato Serra, Scipio Slataper, Roberto Taverniti, Ruggero Timeus Fauro, Carlo Vizzotto, Spiro Xydias.
13/04/2015

Ancona ricorda Lamberto Duranti e i giornalisti italiani morti nella Grande Guerra

La storia dovrebbe essere “maestra di vita”. Purtroppo è una bella frase perché spesso, anzi spessissimo, si leggono o si commentano con un’altra frase momenti o avvenimenti del presente: “la storia non ci ha insegnato niente, altrimenti…”
Sulla scia dei grandi movimenti culturali, filosofici, politici dell’ottocento e dei grandi cambiamenti sociali frutto dell’affacciarsi prepotente delle tecnologie e delle nuove conoscenze la “vecchia Europa” , nel ventesimo secolo, anziché mettere a frutto il nuovo si rivolse per risolvere le nuove situazioni che si andavano delineando allo strumento più antico: la guerra.
13/04/2015

La rivoluzione dei 140 caratteri. La satira ai tempi dei social

Sotto a  chi tocca. Questa volta alla satira.  Che i social network siano entrati con forza nel mondo della comunicazione, e quindi del giornalismo, è cosa appurata. Lo si nota nei settori più tradizionali, come la politica, gli esteri, la cronaca, lo sport , dove ignorare i social vuol dire uscire dal flusso continuo delle informazioni. E lo si è visto anche in altri comparti, meno prevedibili. Pensate a chi lavora negli uffici stampa o nel foto giornalismo.
Colpisce di più  che l’onda dei social abbia anche cambiato il mondo della satira, un mondo che nelle sue varie articolazioni (inserti, rubriche scritte e disegnate, programmi radiotelevisivi) è sempre stato orgogliosamente di nicchia, (Charlie Hebdo a parte) e comunque di sponda  all’informazione classica. 
13/04/2015

Consiglio d'Europa: sulla "piattaforma sicurezza giornalisti" 42 i casi di colleghi minacciati

Il Consiglio d’Europa, in collaborazione con cinque organizzazioni internazionali, ha avviato la piattaforma internet dedicata alla protezione dei giornalisti e alla promozione della loro sicurezza, sulla quale sono riportate le più gravi violazioni della libertà di stampa e gli attacchi ai giornalisti che si verificano nei 47 Paesi membri.
La piattaforma è consultabile all’indirizzo http://www.coe.int/en/web/media-freedom/home.
17/03/2015

Frammenti di storia

- 1908 -
“Lucciola”, rivista manoscritta al femminile
 
Nella Sicilia a cavallo tra Ottocento e Novecento, la figlia di un nobile siciliano e di una aristocratica inglese decide di coinvolgere donne di tutta Italia (giornaliste, scrittrici, pittrici e casalinghe) in un ambizioso progetto: una rivista manoscritta, tutta al femminile. Nasce così “Lucciola” che, dal 1908 al 1926, con regolarità (interrotta soltanto dalla Grande Guerra) sarà redatta – numero dopo numero – in un continuo viaggiare postale di quaderni, lungo tutta la Penisola. Nel “timone” di ogni numero: articoli di letteratura, di costume, di “protofemminismo”, di impegno politico (soprattutto nei mesi che precedono la guerra), insieme alle rubriche “rosa”.