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Notizie brevi

13/04/2015

I patriarchi del terzo millennio

“Confessioni di un settantottino. Panchinari mai” di Romano Bartoloni (Ed. Memori) è dedicato agli anziani di oggi da uno di loro, un settantottenne con il cipiglio di settantottino. L’Autore annota: “Ne scrivo con sguardo di parte, con rispetto, stima condita ovviamente di autostima, simpatia, ma anche, nei limiti di uno sforzo di neutralità, con un pizzico di agrodolce ironia e con una spolveratina di impertinenza. Non è un saggio scientifico o un elogio della vecchiaia; né un manuale di sopravvivenza, né un’opera di difesa di classe e di generazione contro i ricatti del giovanilismo imperante.
13/04/2015

Sole 24 Ore, giornalisti sospendono lo stato di agitazione

E’ rientrato lo sciopero dei giornalisti del "Sole 24 Ore" dopo l’impegno di Benito Benedini, presidente del Consiglio di amministrazione dell’editrice di Confindustria, di legare le retribuzioni variabili della dirigenza al “ritorno del risultato economico positivo”. Lo ha annunciato il Comitato di redazione del quotidiano con un comunicato in cui si spiega ai lettori che l’agitazione era stata decisa giovedì dopo che dalla relazione sulla remunerazione era emerso che l’amministratore delegato Donatella Treu si era ridotta del 10% la parte fissa della sua retribuzione e aveva rinunciato per gli ultimi due anni al bonus contestato nel 2013 dalla redazione con uno sciopero ma aveva comunque percepito una quota variabile dello stipendio pari al 60 percento. Si tratta di una parte della remunerazione concordata al momento dell’assunzione e relativa al 2010-2012.
“I peggiori anni della nostra vita”, commenta il Cdr riferendosi alla difficile situazione economica che ha portato il gruppo a chiudere il bilancio con un deficit di 73 milioni di euro e ai cinque anni di piani di crisi con pensionamenti anticipati e regime di solidarietà per i giornalisti.
In un comunicato Benedini aveva chiarito il meccanismo dei compensi (“inferiori a quelli di ruoli omologhi in società quotate comparabili”) dell’amministratore delegato, affermando poi che “l’andamento aziendale resta critico ma vede finalmente i frutti di un lungo e profondo lavoro di ristrutturazione e trasformazione del gruppo (leadership nell’informazione digitale, miglioramento dell’EBit da ricorrente)”.
 
13/04/2015

Come superare i momenti di crisi, racconti di chi ce l’ha fatta

Cosa sta avvenendo nel movimento cooperativo? Che cosa ha mosso centinaia di persone a diventare imprenditori in questo tempo di crisi e a creare nuove imprese cooperative? Comincia tutto da un’idea di futuro che parte dai bisogni delle persone. E’ il momento del fenomeno del Workers buyout (operazione di acquisto di una società realizzato dai dipendenti dell'impresa stessa). E proprio nel volume “Futuro presente. Storie di lavoro ricreato”, curato da Elio Pezzi, giornalista e Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, si raccontano 24 esperienze di ‘new coop’ che sono nate in questi anni di crisi che Confcooperative Emilia Romagna ha raccolto e da cui emerge tutta la forza del modello cooperativo nelle sue grandi prerogative economiche, sociali e di valorizzazione del territorio.
13/04/2015

I giornalisti eroi della prima guerra mondiale e la storia della lapide che li ricorda (3ª parte)

Scorrendo la lista dei giornalisti caduti al fronte ci si può rendere conto della varietà e qualità dei profili biografici, che consentono uno sguardo profondo sul clima generazionale di rinnovamento e sulla trasformazione stessa del giornalismo italiano. Solo per fare alcuni nomi, tra i più noti e influenti: Cesare Battisti, Luigi Berta, Giuliano Bonacci, Gaspare Bianconi, Giosuè Borsi, Alberto Caroncini, Gualtiero Castellini, Annunzio Cervi, Gianni Cipolla, Attilio Deffenu, Luigi De Prosperi, Felice Figliolia, Mario Fiorini, Federico Grifeo di Partanna, Nino Oxilia, Enzo Petraccone, Vincenzo Picardi, Carlo Ridella, Franco Scarioni, Renato Serra, Scipio Slataper, Roberto Taverniti, Ruggero Timeus Fauro, Carlo Vizzotto, Spiro Xydias.
13/04/2015

Ancona ricorda Lamberto Duranti e i giornalisti italiani morti nella Grande Guerra

La storia dovrebbe essere “maestra di vita”. Purtroppo è una bella frase perché spesso, anzi spessissimo, si leggono o si commentano con un’altra frase momenti o avvenimenti del presente: “la storia non ci ha insegnato niente, altrimenti…”
Sulla scia dei grandi movimenti culturali, filosofici, politici dell’ottocento e dei grandi cambiamenti sociali frutto dell’affacciarsi prepotente delle tecnologie e delle nuove conoscenze la “vecchia Europa” , nel ventesimo secolo, anziché mettere a frutto il nuovo si rivolse per risolvere le nuove situazioni che si andavano delineando allo strumento più antico: la guerra.
13/04/2015

La rivoluzione dei 140 caratteri. La satira ai tempi dei social

Sotto a  chi tocca. Questa volta alla satira.  Che i social network siano entrati con forza nel mondo della comunicazione, e quindi del giornalismo, è cosa appurata. Lo si nota nei settori più tradizionali, come la politica, gli esteri, la cronaca, lo sport , dove ignorare i social vuol dire uscire dal flusso continuo delle informazioni. E lo si è visto anche in altri comparti, meno prevedibili. Pensate a chi lavora negli uffici stampa o nel foto giornalismo.
Colpisce di più  che l’onda dei social abbia anche cambiato il mondo della satira, un mondo che nelle sue varie articolazioni (inserti, rubriche scritte e disegnate, programmi radiotelevisivi) è sempre stato orgogliosamente di nicchia, (Charlie Hebdo a parte) e comunque di sponda  all’informazione classica. 
13/04/2015

Consiglio d'Europa: sulla "piattaforma sicurezza giornalisti" 42 i casi di colleghi minacciati

Il Consiglio d’Europa, in collaborazione con cinque organizzazioni internazionali, ha avviato la piattaforma internet dedicata alla protezione dei giornalisti e alla promozione della loro sicurezza, sulla quale sono riportate le più gravi violazioni della libertà di stampa e gli attacchi ai giornalisti che si verificano nei 47 Paesi membri.
La piattaforma è consultabile all’indirizzo http://www.coe.int/en/web/media-freedom/home.
17/03/2015

Frammenti di storia

- 1908 -
“Lucciola”, rivista manoscritta al femminile
 
Nella Sicilia a cavallo tra Ottocento e Novecento, la figlia di un nobile siciliano e di una aristocratica inglese decide di coinvolgere donne di tutta Italia (giornaliste, scrittrici, pittrici e casalinghe) in un ambizioso progetto: una rivista manoscritta, tutta al femminile. Nasce così “Lucciola” che, dal 1908 al 1926, con regolarità (interrotta soltanto dalla Grande Guerra) sarà redatta – numero dopo numero – in un continuo viaggiare postale di quaderni, lungo tutta la Penisola. Nel “timone” di ogni numero: articoli di letteratura, di costume, di “protofemminismo”, di impegno politico (soprattutto nei mesi che precedono la guerra), insieme alle rubriche “rosa”.
17/03/2015

“Dobbiamo continuare a prendere il giornalismo sul serio?" (Una conversazione con Barbie Zelizer)

Barbie Zelizer,  studiosa di giornalismo a livello internazionale, è titolare della cattedra di Comunicazione presso l’Annenberg School for Communication dell’University of Pennsylvania ed è co-editor della rivista “Journalism. Theory, Practice and Criticism”.
In “Problemi dell’informazione” (N.2/2014) è riportata la trascrizione di una sua conversazione con Augusto Valeriani, avuta il 26 maggio 2014 a Seattle (USA), a margine della conferenza annuale dell’International Communication Association.
 
Qui di seguito, la prima domanda posta alla Zelizer e la relativa risposta:
17/03/2015

L'Osservatorio Infanzia e il "Manifesto delle Seconde generazioni"

Tra le numerose sollecitazioni ed esperienze che emergono dalle testimonianze dei componenti l’Osservatorio infanzia e Adolescenza presso il Ministero delle Politiche Sociali al quale anche l’Ordine dei Giornalisti è presente con una propria rappresentanza, particolarmente significativo appare il “Manifesto delle Seconde Generazioni”. Si tratta di una serie di proposte e soluzioni concrete per l’integrazione redatte da 32 associazioni di giovani di seconda generazione presenti su tutto il territorio nazionale. Il loro lavoro è stato coordinato dal  Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che, attraverso l’iniziativa 'Filo diretto con le seconde generazioni' ne ha permesso la messa in rete di  esperienze e necessità.
17/03/2015

Lo stile e il genio di Vladimiro Caminiti

“Causio che si muove in verticale avanti e indietro, Cuccureddu che sfreccia invano cercato da Bittolo (che fa l’ha trovato?), Furino che caracolla come il Settimo lancieri, e Capello sempre impegnato da quel braccio zavorra, con quella testa alta, per vederci meglio, spunta dove meno te l’aspetti, t’infila il terzo gol, avvalorando il podismo nerboruto e ragionato di Furino; ed insomma questi quattro sono i padroni del vapore”.
Questo è un pezzo dell’articolo scritto da Vladimiro Caminiti (Camin per tutti) e pubblicato su Tuttosport il giorno seguente di una vittoria della Juve sul Genoa, 3-0, con l’ultimo gol di Capello. Si giocava il campionato 1973-74, vinto dalla Lazio di Wilson e Chinaglia.
 
17/03/2015

Terra di Libertà, la Seconda Guerra mondiale raccontata in territorio d'Abruzzo

Abruzzo. Idee e testimonianze di vita. Di persone famose o sconosciute, italiani o stranieri. Che hanno lottato, sofferto e dato la vita per la libertà di tutti. Così si presenta “Terra di Libertà”, un libro curato a quattro mani dalla giornalista Rai Maria Rosaria La Morgia e dallo storico Mario Setta, che racconta storie di uomini e donne nell’Abruzzo nella Seconda guerra mondiale. Un volume che riprende una delle pagine più tristi della storia del secolo scorso e si concentra sul fenomeno dell’assistenza spontanea da parte di decine di migliaia di persone agli ex prigionieri alleati fuggiti dai campi di concentramento.
 
17/03/2015

I giornalisti Eroi della Grande Guerra e la storia della lapide che li ricorda (Seconda parte)

Nell'elenco riportato nell'Annuario della Stampa Italiana del 1933-1934 figurano, tuttavia, numerosi errori sia nei cognomi che nei nomi e nelle testate e manca solo il nome di Carlo Ridella, ex Direttore de "La Provincia Pavese", 83esimo giornalista caduto in guerra e pluridecorato il cui nome è stato, infatti, non a caso scolpito proprio in fondo al centro sulla lapide (probabilmente vi fu quindi aggiunto in un secondo tempo). Da allora la lapide rimase esposta per circa 35 anni a Palazzo Marignoli.
 
17/03/2015

Processo Sopaf, udienza rinviata al 14 aprile

L'Enpam (ente di previdenza dei medici), la Cassa di previdenza dei ragionieri, 71 azionisti di Treviso, l'Ordine provinciale milanese dei medici nonché i commissari e i liquidatori della Sopaf hanno chiesto di costituirsi parte civile nel processo milanese a carico di Giorgio Magnoni e del figlio Luca, nell'ambito del “giudizio immediato” con al centro la holding finanziaria Sopaf. Nessuna richiesta di costituzione di parte civile, invece, è stata proposta dall'Inpgi (l'ente di previdenza dei giornalisti) che, invece, ha depositato, con l’avvocato Fabio De Matteis, una dichiarazione come parte offesa. Questa mossa provocherà polemiche infinite nel mondo giornalistico.